I delitti di Alice
Guillermo Martínez
Marsilio, pubblicato nel 15 aprile 2021
272 Pagine
Il 15 aprile 2021 è uscito il secondo volume delle indagini del professor Seldom, I delitti di Alice, scritto da Guillermo Martínez.
Proprio come l'autore, anche il protagonista del romanzo - e voce narrante - è un matematico che sta facendo il secondo anno di dottorato a Oxford. Di lui non scopriremo mai il nome perché è "tanto difficile da risultare impronunciabile" ma durante un'estate viene coinvolto dal decano della confraternita chiamata Lewis Carroll.
Qualcuno sta compiendo una serie di misteriosi delitti che coinvolgono la confraternita, e tutti hanno a che fare con il libro più famoso dello scrittore che ha prestato il nome alla confraternita: Alice nel Paese delle Meraviglie.
Insieme al giovane dottorando ci sarà il suo mentore Arthur Seldom a cercare di far luce sui macabri delitti, e insieme intraprendono un'indagine deduttiva all'insegna della logica. Per risolverla, i due matematici avranno a disposizione il diario proprio di Lewis Carroll a cui, però, manca una pagina fondamentale.
I delitti di Alice è un romanzo che ha saputo sorprendermi sotto diversi aspetti, primo tra tutti lo stile e la prosa dell'autore, tanto discorsiva ma così specifica e logica. Uno stile che rispecchia e si fonde con la tipologia di personaggi scelta. I protagonisti, infatti, sono matematici e i loro ragionamenti logici permangono per tutto il romanzo. I due investigatori "improvvisati" sono persone abituate ad andare a fondo nelle cose, a trovare razionalmente il senso delle questioni che la vita gli propone.
In alcuni punti sembra di assistere a una dissertazione dove i dialoghi sono spesso lunghi e sul finale durano anche pagine intere, questo potrebbe all'apparenza sembrare pesante, per me non è stato così. L'autore ha saputo farmi appassionare ai loro discorsi, e in un romanzo di genere giallo/thriller riuscire a mantenere la concentrazione alta e un alone di mistero senza inserire azione/scene cruenti/serial killer spietati/personaggi ambigui, è veramente difficile.
Proprio per queste loro caratteristiche, così fuori dal comune, i personaggi risultano l'opposto dei soliti cliché che si incrociano nei thriller e anzi, sembrano quasi fuori posto, forse per questo hanno catturato subito la mia attenzione.
Un'altra cosa che ha reso la mia personale lettura interessante, è l'avermi dato la possibilità di conoscere (e approfondire in separata sede) la figura di Lewis Carroll. Oltre ad essere uno stato uno scrittore e anche lui un matematico, era appassionato di fotografia, e le sue fotografie che ritraevano bambine hanno dato il via a una serie di accuse di pedofilia. Questo è un altro punto cruciale del romanzo, e i rimandi alla vita di Carroll sono continui e fondamentali per la trama.
Tra le altre cose con cui l'autore è riuscito a sorprendermi c'è anche la risoluzione del caso e un finale che non pensavo di non aspettarmi.
Se avete intenzione di approcciarvi al libro, però, siate pronti a leggere dialoghi sì interessanti, ma per cui serve una certa attenzione.
Per riassumere la mia esperienza di lettura con una sola parola, la definirei inaspettata!